Parto col folle, recitava il titolo di un film, parto col botto, recito io qui, in aggiunta firmo e sottoscrivo.
Quantità industriali di fesserie, hanno avuto un inizio e mai una fine, ma perché approfittare di una disinformazione e trasformarla in cattiva informazione?
Chissà…..
Veniamo al dunque!
La legna da ardere è considerata un bene di prima necessità, un bene NON alimentare indispensabile e NON sostituibile con altri prodotti.
La legna da ardere è ricavata dal taglio forestale.
La biodiversità forestale è argomento piuttosto complesso, tuttavia maggiore è il livello di biodiversità nel bosco maggiore è il livello di utilità che può averne l’uomo.
Le conoscenze pratiche dei boscaioli, piuttosto che quelle teoriche degli agronomi, possono indirizzare il consumatore verso il tipo di legna da scegliere per soddisfare appieno le sue esigenze.
L’uomo con la potente motosega tra le mani è la figura protagonista di questo racconto, pur non avendolo mai letto conosce ai minimi dettagli il regolamento (UE) N.995/2010, che rappresenta ad oggi l’unico riferimento da seguire per tutti gli operatori del settore legno.
Ottemperare agli obblighi di tale regolamento fa si che la legna da ardere utilizzata per il tuo camino o forno a legna sia REALMENTE CERTIFICATA.
Il regolamento in questione stabilisce gli obblighi degli operatori e di tutti coloro che commercializzano legna ed ha il solo scopo di contrastare il taglio illegale, pertanto operare secondo tali normative permette di stabilire l’origine certa, quindi certificata, di ogni singola pianta o albero abbattuto.
Precisiamo che il taglio avviene nel periodo di riposo vegetativo delle piante ed è periodicamente necessario nel rispetto della sostenibilità ambientale, atto a valorizzare, favorire e preservare la qualità del bosco stesso.
Nulla a che fare con disboscamento o deforestazione.
L’impresa boschiva si muove in salvaguardia dell’ambiente e in sinergia con le comunità montane di appartenenza o ente delegato che rilascia approvazione di taglio.
Sempre in tema di rispetto ambientale il regolamento (UE) N.995/2010 obbliga gli operatori forestali ad utilizzare olio 100% vegetale come lubrificante delle catene da taglio, affinché il materiale legnoso ricavato dal bosco non sia contaminato in alcun modo e preservi tutta la sua originaria salubrità.
Per la legna da ardere destinata ad uso alimentare, perché destinata alla cottura dei cibi in modo diretto o mediante affumicazione, non c’è bisogno di alcun certificato ulteriore o specifico.
In nessuno dei suoi articoli o comma il Regolamento (UE) N.995/2010 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 20 Ottobre 2010, che stabilisce gli obblighi per chi commercializza legno e prodotti da esso derivati e che rappresenta l’unico riferimento di normative del settore, cita un documento da dover esibire affianco ad una ben dettagliata fattura del fornitore.
Inoltre nostro signore che è nei cieli ha creato un’incredibile biodiversità degli alberi, infinita alle conoscenze degli esseri umani, alcuni legni sono ben noti per le loro proprietà di combustione e per caratteristiche tali da conferire giusti aromi e profumi agli alimenti durante la cottura o mediante affumicazione.
Può certificare la legna da ardere qualsiasi azienda che dimostri la specifica provenienza del materiale legnoso e se mercantizzato da più persone, deve essere in grado di dimostrarlo in tutta la sua filiera.
Semplicemente per certificare la legna basta rispettare le regole.
Un rivenditore onesto fornisce VERA certificazione d’origine NON fuffa.