Siamo alla quarta generazione accertata.
Segacci, asce, roncole e poco altro, sono stati gli attrezzi che hanno accompagnato Raffaele Bernardo tra fine 800 e inizi 900 in un lavoro irto di pericoli e sacrifici.
La refendina, una grossa sega a mano, era l’unico attrezzo che poteva accompagnare i segantini nel taglio longitudinale di grossi tronchi.
Costantino, figlio di Raffaele, ebbe l’onere di proseguire un’attività diventata più redditizia nel dopoguerra.
La nascita delle prime segherie e delle prime motoseghe a scoppio, permisero la suddivisione e l’evoluzione del lavoro nei boschi, si passava dai segantini-boscaioli ai boscaioli-carbonari.
Fitte selve castanili di tutta la Campania sono state le seconde dimore per la famiglia Bernardo nell’era dell’agricoltura e dello sviluppo economico.
Negli anni 70 Costantino creò un sito di stoccaggio e trasformazione a Recale (CE), dedicandosi principalmente alla paleria di castagno e alla vendita di carboni.
Dei suoi 11 figli soltanto Mario ha seguito le orme del padre.
Siamo negli anni 80, il carbonaio è una figura già in estinzione ed il boscaiolo necessita assolutamente di un luogo dove poter trasformare la legna in maniera più agevole rispetto che in un bosco, ma restando vicini al “posto di taglio”. Ecco che il deposito a Limatola (BN) rappresenta un nuovo orizzonte e la legna da ardere per uso di riscaldamento domestico inizia ad essere un’esigenza di mercato. Da qui l’idea di ritorno alle origini nel comune di Recale, dove agglomerati di case e forni a legna delle pizzerie garantivano un consumo maggiore di legna da ardere.
Dalla fine degli anni 90 non ci occupiamo più della fase “boschiva” per dedicarci solo ed esclusivamente alla gestione del deposito.
Arriviamo alla generazione Z, dal 1997 Fausto assume l’onere, l’onore e la responsabilità di portare in alto le tradizioni di famiglia, è l’unico dei 3 figli maschi ad innamorarsi di quest’arte, l’unico erede di quarta generazione.
Sono qui per sorprendervi……ed ho già un figlio maschio!