AMARE CASERTA, ANCHE LA SUA LEGNA!

Amo la mia città ma le vacanze le faccio all’estero…
Amo la mia città ma gli acquisti li faccio online…
Amo la mia città ma la legna che brucio non mi importa da dove proviene…
Un motto è una collezione di parole intesa a descrivere le motivazioni o le intenzioni, ma amare la propria città è molto di più!
Ovviamente amare la propria città non significa circoscrivere o limitare le nostre uscite o le nostre vacanze, semmai è d’obbligo scoprire ed esplorare prima attorno, poi lontano.
Ovviamente acquistare online non è un reato, ma dimenticarsi l’esistenza di piccole attività commerciali o piccoli produttori della nostra zona territoriale, quello sì che è da condannare!
Sono un casertano, la mia città vanta la reggia più bella del mondo, la mia provincia non è solo terra dei fuochi e camorra, la mia regione è tra le più belle d’Italia.
Uno spaghetto al pomodoro, una pizza o un boccone di mozzarella, possono regalare un momento di sazietà e un viaggio sensoriale di felicità.
Voglio continuare ad essere felice, voglio coltivare le mie passioni e voglio preservare la mia terra, posso bruciare la legna dei miei boschi?
DEVI!
Sfatiamo un tabù, tagliare un bosco non è un reato, non porta ad una degradazione del suolo, non provoca un aumento di emissioni.
Se l’uomo non avesse bisogno del bosco non esisterebbe la selvicoltura.
Non intervenire periodicamente con taglio forestale approvato e ben disciplinato, provocherebbe un invecchiamento del sottosuolo fino ad arrivare al punto che la maggior parte delle piante cadrebbe a terra.
Prelevare materiale legnoso dai nostri boschi è un buon sostentamento alle economie locali, è una forma di contrasto agli incendi boschivi, aiuta a ridurre l’utilizzo di combustibili fossili per riscaldamento, quindi meno emissioni di CO2 nell’atmosfera e una miglior qualità dell’aria che respiriamo.
Il bosco è uno degli ecosistemi più complessi, una buona gestione forestale sostenibile promuove la biodiversità delle piante e produce benefici per le generazioni presenti e future.
Questo è il motivo per cui tengo molto alla certificata provenienza della legna che brucio nel mio camino o nel mio forno!
Spesso sottovalutiamo la bontà della nostra terra che in realtà è tra le migliori risorse del panorama globale.
Il clima tendenzialmente mite, le buone quantità di piogge e la giusta rigidità di freddo, sono come manna dal cielo per i nostri terreni montuosi, si crea un serbatoio di calore e umidità naturale che permette alle specie legnose esistenti in tutta la regione, ma soprattutto in provincia di Caserta, di valorizzare al massimo le caratteristiche di combustione dei nostri legni.
Ecco perché un faggio del Matese è compatto più di uno toscano e molto pesante rispetto ad uno calabrese.
Il leccio, una delle querce sempreverdi che si trova in quasi tutt’Italia, nei comuni di Pontelatone, Liberi, Castel di Sasso, Rocchetta e Croce, diventa duro all’inverosimile, al suo interno genera una tortuosità di disegno degli anelli di crescita quasi a sembrare una roccia spaccata, indice di longevità e benessere del ciclo vegetativo.
Se noi esseri umani siamo quello che mangiamo, lo stesso discorso si applica agli alberi.
Questi sono solo alcuni dei motivi per i quali chi tiene all’impatto ambientale e all’economia della sua terra deve scegliere assolutamente legna da ardere di certa provenienza locale previo taglio autorizzato.
Sono casertano e me ne vanto!

Share on whatsapp
Share on facebook
Share on twitter
Share on telegram
Share on pinterest
Fausto Bernardo

Fausto Bernardo

Nasco nel 1981 sotto il segno del cancro a Eberbach (D) 3,900 kg di pura felicità per Mario e Rosa, che per esigenze lavorative si trovavano all’estero. Dopo poco più di un anno ci fu il definitivo rientro in patria, ho vissuto e vivo a Recale (CE) dove ho frequentato tutte le scuole primarie, nel 2000 ho conseguito un diploma all’ITIS di Marcianise come perito di Elettronica e Telecomunicazioni, ma non ho mai sfruttato tali conoscenze in ambito lavorativo.
Nel lontano 1996, mi sono ritrovato a gestire l’attività di famiglia, sì, avete capito bene, avevo soltanto 15 anni!
Fu l’inizio del coltivare la mia unica passione: la Legna! Non ho mai smesso, neppure un giorno della mia vita, chi mi conosce sà che finora ho scritto poche righe di assoluta verità! Se dovessi autodescrivermi userei “polivalenza” un solo sostantivo per dire che amo fare tante cose….una di queste è: Scrivere.